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Consigli in pillole

 

 COME CONSERVARE L'OLIO D'OLIVA

In ambiente fresco e a temperatura costante (ideale la cantina), ma soprattutto al riparo dalla luce. Se il buio non è possibile, e i recipienti sono trasparenti, occorre coprirli con del materiale (teli, coperte, foglio d'alluminio, ecc.). Vetro e ceramica sono i materiali migliori per i recipienti.

 L'OLIO D'OLIVA E' OTTIMO PER FRIGGERE

E' una leggenda metropolitana quella che asserisce che la frittura con l'olio d'oliva fa male ed è pesante. In cuor nostro possiamo affermare che qualsiasi frittura fa male, per i soggetti che sono a dieta o che hanno problemi di salute. E' vero inoltre che è pesante, ma solo per la tasca, in quanto l'olio di semi in genere è molto più economico. In realtà l'olio d'oliva è ottimo per friggere, è perfetto crudo. In qualsiasi modo lo si utilizzi, l'olio d'oliva è un alimento perfetto per la sua genuinità, la sua digeribilità e per i suoi benefici effetti sulla salute e soprattutto per le sue caratteristiche organolettiche. Infatti aggiunge sapore e fragranza a qualunque vivanda. E' uno dei migliori grassi da frittura. Esso infatti sopporta la temperatura più elevata richiesta da questo tipo di cottura senza bruciare, ossia senza raggiungere il punto di fumo nel quale un grasso si altera e perde il colore, generando composti di cattivo sapore, e in qualche caso tossici. Il punto di fumo dell'olio d'oliva si situa ben oltre i 200° (200 gradi centigradi): dato che le fritture a più alta temperatura non superano i 180°, l'uso dell'olio d'oliva permette di eseguire l'intera gamma di fritture possibili. Una proprietà che non molti altri grassi da frittura offrono.

 

RIUTILIZZAZIONE DELL'OLIO DELLA FRITTURA

L'olio appena usato per la frittura può essere riutilizzato. Il numero di volte dipende dal tipo di frittura. Se si frigge in padella a temperatura elevata si può utilizzare solo due volte, quattro se si frigge a temperatura bassa e media. Se si usa una friggitrice si va, a seconda delle temperature, da quattro a sette volte. Per riporre l'olio d'oliva da frittura per poterlo riutilizzare  va trasferito dalla padella a una ciotola e lasciato decantare, cosicchè le impurità, i residui di frittura, si depositano sul fondo. Poi va filtrato con un setaccio fine, o col passino conico chiamato "cinese" e tenuto al fresco (ma non in frigorifero) in recipiente coperto. Due importanti attenzioni: riutilizzare l'olio solo per una frittura analoga alla precedente, se di pesce con pesce, se di verdura per un altro fritto di verdura, e così via; non aggiungere olio fresco a un olio riutilizzato, ma lasciare che questo esaurisca da solo il suo ciclo di impiego.


 

        

 

(Quello che trovi nel  web: Unione Consumatori)
 

E' vero che l'olio di oliva è il più adatto per friggere?

di Giovanni Lercker

La frittura è un tipo di cottura che avviene a temperature molto elevate, così come le cotture sulla brace, su piastra metallica e sulla griglia. In tali condizioni l'alimento forma una specie di crosta o un ispessimento, che consentono una cottura interna senza troppa perdita di liquidi e, quindi, il mantenimento di una consistenza più gradevole ("polposa").
L'impiego di sostanze grasse in frittura porta ad una rapida ed omogenea cottura con l'ottenimento di caratteristiche al gusto che tutti considerano gradevoli: croccantezza della crosta in contrasto con la morbidezza della parte interna, sapore di fritto ecc… Nella scelta della sostanza grassa si fa riferimento alle abitudini regionali o familiari di preparazione culinaria, per cui gli oli o i grassi utilizzati sono i più disparati.
Tuttavia, sono stati condotti diversi studi allo scopo di approfondire i risultati ottenuti nella frittura con l'impiego di varie sostanze grasse (dal punto di vista della stabilità dell'olio, di alcuni aspetti nutrizionali e della sicurezza nella conservazione dell'alimento cotto). Queste ricerche hanno dimostrato che l'olio di oliva e ancor meglio l'olio extra vergine, per la loro particolare composizione sono entrambi adatti anche all'uso in frittura in quanto resistenti, più di altri oli, alle alte temperature.
Generalmente per questo tipo di cottura viene comunque preferito l'olio di oliva perché, essendo di sapore molto più delicato, non copre il gusto degli alimenti fritti.
 
 

 

IL SOMMELIER: Ecco alcune regole guida che può aiutarci ad individuare le molte sfaccettature di un olio vergine di oliva.

1) Guardare attentamente l'olio contro luce, agitandolo all'interno della bottiglia valutandone la fluidità;
2) Versare l'olio in un bicchierino, circa un cucchiaio.Inutile una quantità eccessiva che invece di migliorare l'assaggio lo peggiora;
3) Annusare il campione cercando di captare tutte le sensazioni gradevoli o sgradevoli;
4) Scaldarlo col palmo della mano per liberare ed esaltare le componenti volatili aromatiche, assumere l'olio aspirando con una suzione prima lenta e delicata, poi più vigorosa, in modo da vaporizzarlo nel cavo orale, portandolo a diretto contatto con le papille gustative;
5) Fare riposare un poco la bocca, muovendo lentamente la lingua contro il palato;
6) Ri-aspirare con la lingua contro il palato e labbra semi aperte;
7) Ripetere dal punto 4 per più volte, tenere l'olio in bocca almeno 20 secondi;
6) Espellere l'olio;

Continuando a muovere la lingua contro il palato, valutare attentamente le sensazioni retro-olfattive. La raccomandazione più viva che si può fare ad un assaggiatore alle prime armi è quella di non avere assolutamente fretta di espellere l'olio, ma essere calmi e tranquilli, cercando di memorizzare il maggior numero di sensazioni.
I primi assaggi saranno importantissimi per imparare a familiarizzare con il vocabolario dei pregi e dei difetti, che costituisce praticamente l'ABC dell'analista sensoriale molto utile è cercare di descrivere agli altri le proprie sensazioni, cercando di mettere a fuoco una comune metodologia di comunicazione. Non cercate di individuare nell'olio i sapori più strani, nessuno vi offrirà mai un bicchiere di olio; la sua unica funzione è di essere un valido supporto ai nostri cibi. L'assaggio tecnico va effettuato seguendo alcune norme generali di comportamento:

a) Non fumare almeno 30 minuti prima dell'assaggio

b) Non usare alcun profumo, sapone o cosmetico il cui odore persista al momento della prova

c) Non aver ingerito alcun alimento, almeno un'ora prima dell'assaggio

d) Accertarsi che le proprie condizioni fisiologiche e psicologiche siano positive, tali da non compromettere l'analisi.


 

 
       
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