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Info nutrizionale |
COMPOSIZIONE CHIMICA
L'olio
di oliva, al pari di tutti gli oli vegetali, è composto da una frazione
saponificabile (trigliceridi) e da una frazione insaponificabile (componenti
minori). La frazione saponificabile costituisce il 99% dell'olio. Gli acidi
grassi che compongono i trigliceridi dell'olio di oliva presentano una certa
variabilità a seconda delle regioni di provenienza. I limiti della
composizione acidica fissati dal Consiglio Oleicolo Internazionale sono i
seguenti: Come si vede, esiste una netta prevalenza dell'acido oleico,
monoinsaturo, una scarsa percentuale di acidi grassi saturi (palmitico e
stearico) ed una discreta percentuale di acidi grassi polinsaturi (linoleico
e linolenico). E' stato ripetutamente accennato al significato biologico
degli acidi grassi polinsaturi che, non potendo essere sintetizzati, debbono
venir forniti ogni giorno con la dieta. L'olio di oliva constituisce perciò
una buona fonte alimentare di questi acidi grassi essenziali. La presenza
dei legami insaturi negli acidi grassi, se conferisce agli oli particolari
qualità biologiche, li rende però anche attaccabili dall'ossigeno
determinando il fenomeno dell'autoossidazione. Questo fenomeno procede con
una velocità proporzionale al numero dei doppi legami esistenti ed è
contrastato dalla natura e dalla concentrazione delle sostanze
anti-ossidanti. L'olio di oliva presenta, a questo proposito, una
composizione acidica con una insaturazione non troppo elevata e contiene
numerose sostanze anti-ossidanti che gli consentono di mantenere una
particolare stabilità. Le sostanze anti-ossidanti, unitamente ad altri
componenti minori, fanno parte della frazione insaponificabile dell'olio di
oliva. Innanzi tutto ricordiamo i tocoferoli, rappresentati per il 90% dalla
forma alfa, biologicamente la più attiva. Il loro contenuto è di circa
150-170 mg/Kg, ed, oltre a constituire un importante elemento stabilizzante
sui processi di auto-ossidazione, rappresentano una preziosa sorgente
vitaminica alimentare. Un'altra importante azione anti-ossidante viene
svolta dai composti fenolici (fenoli, acidi fenolici e polifenoli). Sotto
questo aspetto l'olio di oliva, e soprattutto quello vergine, presenta una
situazione particolarmente interessante in quanto, oltre all'a-tocoferolo,
possiede una serie di acidi fenolici e di fenoli presenti in quantità
rilevante. L'insieme di queste sostanze determina un fenomeno di esaltazione
della stabilizzazione contro l'ossidazione cui si aggiunge l'attività
complessante sui metalli di alcuni degli acidi fenolici presenti (26) e ciò
spiega perché l'olio di oliva sia una delle sostanze grasse che meglio
resiste ai fenomeni ossidativi, sia a temperatura ambiente, che nei
trattamenti a caldo. Nell'olio di oliva sono contenuti poi altri componenti
minori di cui alcuni dotati di interesse biologico. |
Steroli:
Il patrimonio in fitosteroli dell'olio di oliva è peculiare, infatti è
l'unico olio che possiede una concentrazione particolarmente elevata di
B-sitosterolo, sostanza che si oppone all'assorbimento intestinale del
colesterolo. Altri fitosteroli presenti sono il campesterolo e lo
stigmasterolo.
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100 ml. |
30 ml.* |
Proteine |
0 g. |
0 g. |
Carboidrati |
0 g. |
0 g. |
Grassi |
92 g. |
28 g. |
G. saturi |
12 g. |
4 g. |
G. monoinsaturi |
73 g. |
22 g. |
G. polinsaturi |
7 g. |
2 g. |
G. colesterolo |
0 g. |
0 g. |
Valore Energetico (Kcal.) |
828 |
252 |
* 30 ml. equivale a 2
cucchiai da cucina. |
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Idrocarburi: In parte saturi ed in parte insaturi, probabilmente si formano
come prodotti collaterali durante la sintesi degli acidi grassi. Tra gli
idrocarburi, troviamo lo squalene in quantità notevoli (mg 1,5Kg) ed il
B-carotene, dotato di azione vitaminica A ed anti-ossidante, in
concentrazioni variabili (mg 0,3 - 3,7/Kg).
Alcoli
terpenici: Sono presenti nell'olio di oliva sia liberi che esterificati con
gli acidi grassi. Di particolare interesse tra questi è il cicloartenolo la
cui azione favorisce l'escrezione fecale del colesterolo per un aumento
dell'escrezione degli acidi biliari (27).
Fosfolipidi: Presenti in quantità non molto elevate, sono rappresentati
dalla fosfatidilcolina e dalla fosfatidilietanolamina.
Le
sostanze coloranti sono rappresentate dai carotenoidi, ma soprattutto dalla
clorofilla. Questo pigmento, la cui quantità può variare in rapporto a vari
fattori, svolge biologicamente un'azione di eccitamento sul metabolismo, di
stimolo sulla crescita cellulare e sulla produzione del sangue e di
accelerazione dei processi di cicatrizzazione. Infine ricordiamo le sostanze
aromatiche, rappresentate da numerosi composti in parte non ancora
identificati, ma che nel loro insieme contribuiscono a creare quei
particolari caratteri organolettici che conferiscono all'olio di oliva un
posto prioritario. Tali caratteri organolettici non vanno sottovalutati in
quanto influenzano positivamente la digestione. E' stato infatti dimostrato
che quando si trae piacere dall'odore e dal sapore di un alimento la stessa
composizione del succo gastrico si modifica per una maggiore concentrazione
della pepsina, ottenendosi quindi una
migliore attività digestiva.
Fonte: “Olio di oliva e la
salute” Consiglio oleicolo internazionale. 1987
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